Li abbiamo visti in tutte le salse i “nostri” genitori: spaventati per la ricezione della diagnosi, difficile da comprendere anche dopo ripetute letture; preoccupati per il futuro del proprio figlio e per una direzione di vita che non era quella immaginata; disorientati a fronte di burocrazie fino ad allora sconosciute; affannati per via delle corse tra asili/scuole/centri/servizi passando per gli impegni lavorativi e familiari; e poi ancora abbattuti, frustrati, persi…
Ma li abbiamo visti anche combattivi, implementando qualsiasi procedura pur di insegnare una nuova abilità al figlio; creativi, proponendoci giochi e attività per il rinforzo di comportamenti adeguati; fedeli, applicando al meglio le indicazioni fornite dai terapisti e dagli analisti; attenti, rimandando tutte le informazioni salienti per un intervento di successo; aggiornati, tenendosi al passo con le più recenti formazioni…
È proprio questo insieme di sfaccettature che li rende i nostri PRIMI alleati: perché?
📌 Solo attraverso la loro collaborazione ogni abilità appresa con i terapisti, può essere generalizzata ai più disparati contesti di vita quotidiana;
📌 Sono coloro che individuano, gestiscono e manipolano l’erogazione dei rinforzi al fine di renderli più motivanti per il nostro studente. Non è insolito, infatti, sapere di giochi nascosti nella credenza della cucina o tablet infilati tra i vestiti degli armadi;
📌 Implementano tutte le indicazioni relative agli interventi più complessi: senza la loro partecipazione non assisteremmo ad alcuna riduzione dei comportamenti disfunzionali e non potremmo insegnare nessuna abilità funzionale alternativa;
📌 Sono analitici: raccolgono frequenze, durate, completano ABC, fanno video e chiedono tempestivamente quale conseguenza erogare a fronte di un determinato comportamento;
📌 Sono motivati e si affidano completamente alla scienza del comportamento e a chi ne studia i principi, mettendo in atto qualsiasi indicazione e chiedendone di nuove se necessario;
📌 Sono le persone più esperte del figlio, gli unici a conoscerlo nel dettaglio e a poterci dare le informazioni salienti per poter strutturare un intervento sostenibile e valido;
📌…
Insomma, i genitori non sono solo i nostri PRIMI alleati, sono i migliori “terapisti” del nostro studente.
Ci affidano il loro figlio insieme a tutte le loro forze: per questo tutti insieme, come una squadra, siamo chiamati a fare il meglio per garantire un intervento di qualità e con risultati che siano socialmente significativi.